Conto termico per aziende, pubbliche amministrazioni e privati
Il Conto Termico è un pacchetto di incentivi e agevolazioni statali erogati dal Gestore dei Servizi Energetici per promuove interventi dedicati al miglioramento dell’efficienza energetica su edifici già esistenti, comprese anche le fonti rinnovabili.
Grazie al decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, è stato introdotto il Conto Termico 2.0 il quale ha stanziato ben 900 milioni di euro all’anno per imprese, amministrazioni pubbliche e privati (persone fisiche e condomini).
Gli incentivi del Conto Termico prevedono detrazioni fiscali che vanno dal 40% al 65% della spesa sostenuta e sono erogati direttamente sul conto corrente del beneficiario. I tempi di rimborso variano dai 2 anni per impianti fino a 35 kW ai 5 anni per quelli più potenti.
(link di collegamento: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/03/02/16A01548/sg)
I soggetti privati possono usufruire delle agevolazioni per l’installazione di tutti quegli impianti termici volti a incrementare il livello di efficienza energetica dell’edificio, comprese le energie rinnovabili.
Le pubbliche amministrazioni, invece, per interventi di efficientamento sull’involucro, l’installazione di schermature solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi più efficienti.
Di seguito i requisiti, le modalità d’accesso e la regolamentazione sugli incentivi del Conto Termico.
Requisiti e modalità d’accesso. I soggetti che possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico sono:
- Le Pubbliche amministrazioni Sono inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
- I soggetti privati: L’accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente da questi soggetti o tramite una ESCO: le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia.
Nello specifico, dal 19 luglio 2016 possono presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCO in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352. L’accesso agli incentivi può avvenire attraverso due modalità:
- tramite Accesso Diretto: la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
È previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 m2) nel caso di installazione di componenti con caratteristiche garantite che sono contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, pubblicato e aggiornato periodicamente dal GSE.
- tramite Prenotazione: per gli interventi ancora da realizzare, esclusivamente nella titolarità delle PA o delle ESCO che operano per loro conto, è possibile prenotare l’incentivo prima ancora che l’intervento sia realizzato e ricevere un acconto delle spettanze all’avvio dei lavori, mentre il saldo degli importi dovuti sarà riconosciuto alla conclusione dei lavori, in analogia a quanto viene attuato per la modalità in Accesso Diretto.
Per la prenotazione dell’incentivo, le PA possono presentare una domanda a preventivo, trasmettendo al GSE uno dei seguenti set di documenti:
- una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo attestante l’impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica stessa;
- un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e una ESCO oppure copia del contratto stipulato per l’affidamento, a seguito di gara, del servizio energia pertinente all’intervento proposto;
- un provvedimento o un atto amministrativo attestante l’avvenuta assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori stessi.
Sia la domanda presentata in accesso diretto che quella mediante prenotazione sono valutate dal GSE secondo le disposizioni dei procedimenti amministrativi regolati dalla Legge 241/90.